mercoledì 25 febbraio 2009

gli spunti



Da alcuni giorni pensavamo di entrare nel merito delle attività che la Regione Puglia ci ha finanziato; ma preferiamo, anziché con una sterile carrellata di attività e date, entrare pian piano nel merito sul perché un urban center e perché la “provocazione” di chiamare un’associazione culturale proprio Urban Center Salento.



L’idea è nata a maggio dello scorso anno al Forum P.A. che si è tenuto a Roma, quando camminando tra gli stand di uno dei padiglioni in cui era ospitata anche la Regione Puglia mi è capitato sotto gli occhi la cartolina che vedete qui al lato…URBAN CENTER – Comune di Ravenna! Senza rendermene conto mi sono trovata a raccogliere materiale sotto lo stand dei principali Urban Center italiani in cui si condensavano anni di esperienze raccontate con i materiali e prodotti comunicativi più disparati…e così cartoline, opuscoli, deplian e addirittura giochi, in men che non si dica, finivano nella borsa gadget firmata urban center…solo più tardi, sfogliando i materiali raccolti, ho capito ero stata “rapita e contagiata”… da Matilde, la bambina fumetto che vedete qui sotto, che accompagnava, all’interno di un percorso di partecipazione cittadina, alla conoscenza del progetto delle due circonvallazioni di Ravenna.
Vi ho raccontato tutto questo come punto di partenza per dare un senso a quello che da lì in poi è successo con la partecipazione al Progetto Principi Attivi della Regione Pugliae e che da qui ai prossimi mesi succederà: il filo conduttore o il “minimo comun denominatore” delle attività che metteremo in atto cercano sempre di ricondurre, alla conoscenza del territorio, dei luoghi, dell'ambiente ma anche e soprattutto alla diffusione delle scelte politiche e progettuali e alla “compartecipazione cittadina” a tali processi di presa delle decisioni.

E’ su questo che stiamo lavorando per le due amministrazioni comunali "il Comune di Melpignano e il Comune di Corigliano D'Otranto" in Provincia di Lecce, che hanno creduto in questa nuova filosofia, ancora qui da noi, poco sentita e poco vissuta come "possibile".
M.S.


Continua...